giovedì 11 agosto 2022

L'ultimo commosso saluto a un uomo molto amato

 "L'ultimo commosso saluto a un uomo molto amato", Pieter Freibeuter, People 2022.

 

Confesso che non ero sicura che questo libro mi avrebbe preso. Benché romanzato, mi sembrava un argomento bello pesante, quello di Mani Pulite, perciò ero pronta a una lettura faticosa.

Macché. L'ho divorato in 2 giorni.


Sarà perché me li ricordo bene quegli anni: i giudici implacabili, il lancio di monetine a Craxi, l'ascesa della Lega.

Me lo ricordo con gli occhi di liceale figlia di un tesserato del PSI, sindacalista e attivo nella politica locale. Raramente ne parlo, ma ci scherzo su dicendo che sono figlia di un raro socialista onesto. 

Ricordo vagamente il disagio e il dispiacere di chi dalla base, a quell'idea del socialismo delle origini ci credeva davvero e pur avendo intuito che il craxismo non andava dove le idee iniziali volevano, non si aspettava questa tomba scoperchiata di malaffare. Qualcosa si intuiva, ma tutto questo..?

 E' una narrazione agile, con salti temporali perfetti, personaggi totalmente credibili anche quando sembrano macchiette, con vari personaggi reali a contorno e fatti di cronaca documentati.

Il protagonista, con tutti i suoi difetti, è irresistibile. Si sa che cadrà miseramente, eppure si sta in ansia come lui lungo le pagine che descrivono quelle settimane convulse.

Si sorride, ci si commuove, ci si indigna ma alla fine tutto è vanità e resta emblematica la frase del vecchio uomo di partito ritiratosi a vita politica locale: "...io penso solo, come Bentham, che la massima felicità per il maggior numero di persone sia l'unica misura del giusto e dell'ingiusto... sono proprio curioso di vedere quanta felicità saranno in grado di portare quelli che verranno dopo di noi".

Davvero eravamo felici nella Prima Repubblica? Intuivamo le ruberie e ci andava bene così perché tutto sommato bastava qualche amico per una pratica, per un condono, per una pensione anticipata? Chissà, io ero giovane. Però ricordo bene cosa venne dopo: destre al governo e governi tecnici di lacrime e sangue. La politica sempre più lontana dalle persone, con un'onda lunga che dura fino ad oggi. Fu colpa di una classe politica "ladrona", o li lasciammo fare con un mezzo sorriso? Fummo troppo lesti a dar loro la colpa di tutto e a consegnarci a ceffi forse peggiori?


 

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